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I MAGISTRATI CRITICANO LE RIFORME: COSÌ SI DANNEGGIANO I CITTADINI

Data:
16 Aprile 2025

I MAGISTRATI CRITICANO LE RIFORME: COSÌ SI DANNEGGIANO I CITTADINI

Roma 15 aprile. Una giornata di discussione che ha trovato d’accordo i magistrati contabili e i magistrati ordinari nella critica alla riforme: così si danneggiano i cittadini. E’ ciò che è emerso dall’incontro “Dalla parte dei cittadini. Le riforme delle magistrature e il futuro del Paese”.

Al convegno moderato dalla giornalista Giulia Merlo, oltre al Presidente dell’AMCC, Paola Briguori, sono intervenuti: il Procuratore della Repubblica di Napoli Nicola Gratteri, lo scrittore Maurizio De Giovanni, Giuseppe de Marzo, presidente della prima sezione penale della corte di cassazione, Antonio Giuseppone, procuratore regionale della Corte dei Conti della Campania, Marta Tonolo, presidente della sezione giurisdizionale per il Veneto, Vito Tenore, presidente aggiunto della sezione giurisdizionale della Lombardia, Massimiliano Minerva, presidente del collegio del controllo concomitante, e i professori Renato Balduzzi, Aristide Police, Loredana Giani, Francesco Cardarelli, Gabriele Bottino e Sergio Foà. Presente anche Paolo Maddalena, già vicepresidente della Corte Costituzionale e un giovane Referendario della corte Corte dei Conti Cesare Cosmo Cosentino.

Sia la proposta di legge Foti che la legge di riforma costituzionale sulla riforma della magistratura – sottolineano AMCC e ANM non sono a vantaggio dei cittadini”.

Dopo l’appello rivolto al presidente Meloni, i Magistrati della Corte dei conti insistono nella richiesta di modifica del testo proclamando per domani uno sciopero virtuale come segno di attenzione affinché il Senato possa intervenire sul testo e migliorare alcune criticità.

L’annuncio è stato fatto nel corso dell’incontro dibattito “Dalla parte dei cittadini- le riforme delle magistrature e il futuro del Paeseorganizzato dall’Associazione Magistrati Corte dei conti a Roma eal quale hanno partecipato magistrati, accademici, associazioni di categoria e sindacatiEsprimiamo la nostra grande preoccupazione nei confronti di una Riforma fatta troppo in velocità e che mette in serio rischio la tutela del bilancio dello Stato. Per questo, dopo l’appello al Presidente Meloni, proseguiamo nel nostro impegno proclamando uno sciopero virtuale che prevede la devoluzione dello stipendio di una giornata lavorativa ad associazioni di beneficenza e che ha l’obiettivo di sensibilizzare le istituzioni al dialogo e alla collaborazione per la stesura di un progetto di Riforma che tenga in considerazione il ruolo e le funzioni della magistratura contabile quale garante imparziale della corretta gestione delle risorse pubbliche” annuncia il Presidente dell’Associazione Magistrati Corte dei conti, Paola Briguori che prosegue “E’ nostro dovere fare tutto ciò che è in nostro potere per evitare scelte che possano nuocere ai cittadini. Per questo, oggi, abbiamo deciso di organizzare questo dibattito con l’obiettivo di discutere insieme, oltre che del disegno complessivo della riforma, anche della determinazione del danno erariale, del controllo preventivo e dell’attività consultiva con efficacia scriminante, dell’organizzazione della Corte e della gerarchizzazione delle procure”.

“Con questo progetto di legge si rischia di perdere l’efficacia del controllo. Condivo i dubbi che molti di voi stanno vivendo”. dichiara Cesare Parodi, Presidente Anm che prosegue” Il termine controllo non ha solo una eccezione negativa ma anche straordinariamente positiva. Controllo vuole dire, come in questo caso, consapevolezza, verifica sull’efficienza, capacità di andare a fondo nelle cose e di risolvere i problemi. Il controllo è uno strumento efficace per chi lo fa, per chi lo subisce e per i cittadini soprattutto. Noi siamo dalla parte di voi controllori!”

Non c’è solo la riforma della Corte dei conti, ma anche l’abolizione dell’abuso di ufficio e le norme sulle intercettazioni. Tutto fa parte di un unico disegno che rende più difficile indagare e raggiungere condanne per corruzione” dichiara Nicola Gratteri, Procuratore della Repubblica di Napoli che prosegue “In merito a tutte le riforme che hanno riguardato la giustizia, dalla Cartabia a oggi, io salverei solo quella del luglio 2024 che ha riguarda la cybersicurezza. Il resto sono riforme che hanno danneggiato e rallentato il sistema processuale e hanno reso difficoltosa l’acquisizione delle prove

“La normativa in discussione in Parlamento – ha detto Renato Balduzzi, Presidente dell’Associazione Italiana dei Costituzionalisti – presenta profili di dubbia costituzionalità, sia perché viene a incidere sui principi di equilibrio del bilancio sia perché manifestamente irragionevole (a partire dalla soppressione del controllo concomitante). Opporre efficienza e legalità è il modo sicuro per non aver né l’una né l’altra”.

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Ultimo aggiornamento

21 Aprile 2025, 22:21